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Sai che un liquido miracoloso è fuoriuscito dalla tomba di San Charbel?

Sai che un liquido miracoloso è fuoriuscito dalla tomba di San Charbel?

 San Charbel, santo maronita, nato e vissuto in un eremo del Libano, morì la vigilia di Natale del 1898, mentre celebrava la messa.  Nevicava e tutte le strade per l’eremo erano innevate e nessuno del monastero poteva informare gli abitanti del villaggio della morte dell’eremita.

 Eppure è successa una cosa strana.  Quello stesso giorno ogni abitante del villaggio sperimentò l’intima credenza che padre Charbel era stato chiamato in cielo.

  I giovani si avviarono con le pale a sgombrare la neve, per l’eremo e raggiungere la salma al monastero di Annaya.

  “Abbiamo perso una stella splendente che proteggeva il nostro Ordine, la Chiesa e tutto il Libano con la sua santità” scrive il Priore.

  “Preghiamo perché Dio renda Charbel nostro patrono, che veglierà su di noi e ci farà da guida nelle tenebre della nostra vita terrena”.

La luce misteriosa nel cielo.

  Il giorno di Natale, padre Charbel è stato sepolto in una fossa comune del monastero.

  La notte seguente una misteriosa luce brillante divenne visibile in tutta la valle.

  Ha continuato a brillare per quarantacinque notti.

  La tomba è stata aperta alla presenza di un medico e di altri testimoni ufficiali.  Seppur coperto di fango umido, il corpo riesumato era perfettamente conservato.

  La salma è stata quindi sottoposta a esami medici, che hanno confermato che era esente da segni di decomposizione;

  Inoltre, emana un meraviglioso aroma e un fluido di origine sconosciuta (una miscela di plasma e sangue).

  Fino ad oggi, il fluido ha continuato a fuoriuscire dal corpo del Santo come segno del potere guaritore di Cristo.

Sai che un liquido miracoloso è fuoriuscito dalla tomba di San Charbel?

  Il corpo di padre Charbel fu lavato, vestito con abiti freschi, deposto in una bara aperta e riposto in una stanza del monastero chiusa al pubblico.

  A causa del fluido che fuoriusciva costantemente dal corpo, i monaci dovessero cambiare le vesti del Santo ogni due settimane.

  Fu solo il 24 maggio 1927 che i resti mortali dell’eremita furono deposti in una bara di metallo e trasferiti in una tomba di marmo nella chiesa del monastero.

  Nel 1950 un misterioso fluido profusione a fuoriuscire a dalla tomba.  Il Patriarca maronita fece aprire la tomba e riesumare la salma.  Ciò è stato eseguito alla presenza di una commissione medica, rappresentanti della chiesa e funzionari della città.

Il corpo incorrotto di San Charbel.

  Il Santo si presenta in uno stato di perfetta conservazione.  In effetti, il fluido che filtrava costantemente dal suo corpo aveva corroso la bara di metallo e si era fatto strada attraverso il marmo della tomba.

  Anche in questo caso il corpo di San Charbel fu lavato, vestito con abiti nuovi e mostrato al pubblico.

  Quell’anno ad Annaya si notò un numero record di guarigioni e conversioni miracolose.

  Il monastero divenne il punto focale dei pellegrinaggi, non dei cristiani, ma anche dei solo musulmani e di altre fedi.

  Il 7 agosto 1952 la tomba era stata aperta alla presenza del Superiore Generale.

  Una grande sorpresa aspettava tutti .  La bara era visibile poiché poggiava su due pietre.

  Fu portato nella stanza e aperto sotto molti occhi, credenti e non credenti.

  Questo Monaco dormiva, vestito con i suoi paramenti.

  I paramenti sono stati tolti poiché erano saturati e il materassino sotto il suo corpo era marcito e a causa di  tutta la sostanza profusa.

Il liquido miracoloso responsabile di tante guarigioni.

Si notò che un liquido simile al sangue tra­sudava dal suo corpo. Si conserva ancora il panno impregnato di questo liquido e, secondo la testimonianza dei monaci, è responsabile di molti casi di guarigio­ne avvenuti negli anni; inoltre, durante il secolo scorso, la sua tomba è stata aper­ta ben quattro volte (l’ultima volta nel 1955), ed in ogni occasione si è potuto constatare come questo corpo sangui­nante possieda ancora la sua flessibilità, come fosse ancora vivo”.

Sai che un liquido miracoloso è fuoriuscito dalla tomba di San Charbel?

Ecco un’altra testimonianza:“A partire da alcuni mesi dopo la morte si verificarono fenomeni straordinari sulla sua tomba. Questa fu aperta e il corpo fu trovato intatto e morbido. Rimesso in un’altra cassa, fu collocato in una cappella appositamente preparata, e dato che il suo corpo emetteva un sudore rossastro, le vesti venivano cambiate due volte la settimana.

Nel 1927, essendo iniziato il processo di beatificazione, la bara fu di nuovo dissotterrata. Nel febbraio del 1950 monaci e fedeli videro che dal muro del sepolcro stillava un liquido viscido. Supponendo un’infiltrazione d’acqua, davanti a tutta la Comunità monastica fu riaperto il sepolcro: la bara era intatta, il corpo era ancora morbido e conservava la temperatura dei corpi viventi. Il superiore asciugò con un amitto il sudore rossastro dal viso di San Charbel ed il volto rimase impresso sul panno.

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