Sant’Agata contro la furia del terremoto.
Il terremoto del 1669.
Un violentissimo terremoto avvenne prima di una disastrosa eruzione dell’Etna fermata dal Velo della Santa che da bianco, davanti alla lava, divenne rosso, fermando la sua discesa dal vulcano.
Il terremoto del 1693.
Nell’anno 1693 un violento terremoto fece tremare la città di Catania provocando diciottomila morti. Restarono in vita novemila superstiti, ma nessuno voleva far ritorno in città. Catania era e sarebbe stata per sempre una città fantasma.
Per impedire tutto questo, un delegato del vescovo, andò in processione con le reliquie di Sant’Agata, supplicando i cittadini di tornare e non abbandonare la città. E cosi avvenne, tutti tornarono in città e ricostruirono le loro case.
Il terremoto del 1908.
Nel 1908, il 28 dicembre, si verificò un terribile terremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria.
Dopo un primo spavento, i catanesi temevano che la stessa sorte delle altre città siciliane sarebbe toccata anche a Catania.
La popolazione catanese temeva il ripetersi del catastrofico terremoto del 1693. Il cardinale Francia Nava condusse in processione il miracoloso Velo di Sant’Agata dalla Cattedrale alla chiesa di Sant’Agata al Borgo, percorrendo circa 3 km lungo la via Etnea.
Le tante temute scosse sismiche non si verificarono.
Sant’Agata contro la furia del terremoto.
Le processioni, il velo della santa, la preghiera al suo sepolcro ancora oggi, come nel passato, strappano al cielo tante e tante guarigioni e aiuti.
Preghiamo anche noi Sant’Agata con questa bellissima preghiera:
Cara Vergine e martire,
che il nostro Signore ha inondato di doni celesti,
e che hai resistito eroicamente alle tentazioni di un sovrano degenerato.
Sottoposta a lunghe e orribili torture, sei rimasta fedele al tuo coniuge celeste.
Ascolta le preghiere di coloro che ricordano la tua vita devota e che ti chiedono di fare da intermediario per loro nella necessità.
(Citare nome e caso di colui/colei a cui favore si chiede la grazia)
Proteggici dal cancro al seno e da altre afflizioni delle donne e degli uomini e aiutaci a imitare la tua virtù durante la nostra vita terrena e a godere della felicità eterna con te e tutti i santi in cielo.