In fin di vita, guarisce dal tumore al polmone grazie a San Charbel.
Maria Simon nasce in Cile, ma è figlia di emigranti libanesi, che nel 1922 hanno lasciato la loro patria per recarsi in questo paese in cerca di fortuna.
Maria vive e cresce in quella terra, studia e lavora come insegnante e conduce una vita normale, ma nel 2006 scopre che la sua vita sta volgendo al termine a causa di un tumore ai polmoni.
Viene ricoverata in un ospedale a Coquimbo, e non può essere trasferita in una struttura ospedaliera migliore per l’aggravarsi del male.
Maria dimagrisce ed è ridotta a 30 chili tanto che i medici non lasciano speranze.
I suoi familiari e amici però non si rassegnano a perderla, non accettano il verdetto della sua morte e fanno di tutto per strappare al cielo la grazia della sua guarigione.
Organizzano una catena di preghiere che arriva fino in Libano a Chiyah, il paese originario di Maria, dove un suo amico di nome Nehman Abboud, ne parla con sua zia.
Questa donna tanto devota e con una fede immensa, si reca subito al monastero dove è sepolto San Charbel, prega presso la sua tomba, raccomanda Maria alle preghiere dei monaci e prende una bustina che contiene l’olio benedetto, qualche grano di incenso e un pezzetto di tela che ha toccato la tomba del santo e spedisce il tutto a Maria, per la quale non c’è più alcuna speranza.
Maria è in fin di vita, ma guarisce dal tumore al polmone grazie a San Charbel.
Quando i parenti la ungono con l’olio di san Charbel, l’ammalata cade in un sonno profondo e sogna di essere guarita. Dal giorno dopo Maria inizia a respirare meglio, migliora a vista d’occhio, inzia a camminare e può respirare da sola senza il tubo di ossigeno. Viene dimessa dall’ospedale e in breve si riprende completamente. Quando un canale televisivo cileno trasmette la sua testimonianza, in Cile fiorisce la devozione a san Charbel.